IL… VERBALE DELLA SECONDA USCITA – by Mamba

Signori/e, amici/che ma soprattutto Scoordinati e Scoordinate eccomi a relazionarmi sulla nostra seconda tappa del TTS a Pitigliano organizzata, come sempre magnificamente, dal nostro Lallo.
Come d’uopo il ritrovo per tutti è stato al Gabbiano dove, chi prima e chi in ritardo, si è presentato. Dopo le delucidazioni sul percorso e le raccomandazioni sulla sicurezza di Kirbys, il gruppone di 15 moto si è messo in marcia alla volta di Pitigliano. Lungo il percorso si è fatta una sosta prima di entrare a Viterbo ed è qui che purtroppo si è avuta la prima (si la prima) disavventura della giornata. La zavorrina Laura (Phoenix Lalla), che era in mia compagnia, si è sentita male e non ha potuto continuare il giro. Si è pertanto deciso, su richiesta specifica di Laura, di fare una deviazione prima alla stazione e poi in un centro commerciale, per lasciarla in attesa che arrivasse il fratello a prenderla con la macchina (n. b. Chi scrive manteneva costanti contatti telefonici con Laura per accertarsi delle condizioni fino al rientro a casa.)

Dopo questa sosta imprevista, il gruppo ripartiva alla volta di Pitigliano e si fermava alle porte del paese per il rifornimento dei mezzi. Qui cominciavano ad arrivare le prime voci che un certo Iando 😂😂😂😂😂 era in panne vicino alle porte di Pitigliano. Kirbys si portava quindi nella zona dell’accaduto, mentre tutti noi invadevamo il paese per il pranzo. Qui è d’obbligo precisare CHE MENTRE TUTTI E SOTTOLINEO TUTTI SE SO MESSI CO LE GAMBE SOTTO AR TAVOLO A MAGNA COME SE NON CE FOSSE UN DOMANI 😂😂😂😂😂😂, io e kirbys andavamo in aiuto a Iando, che essendosi alzato tardi (9.20 per sua stessa ammissione e non comunicazione del ritardo) ci aveva raggiunto facendo un’altra strada. Si era fermato per fare una foto e la batteria lo aveva abbandonato. Abbiamo reperito dei cavetti e abbiamo sequestrato un indigeno su un Apecar; abbiamo provato a far ripartire la moto ma la batteria non dava segni di vita. Iando, dopo aver elencato tutto il calendario, e su nostro consiglio, lasciava la moto sul posto con la prospettiva di tornare a riprenderla il giorno successivo.

Tornati in paese, cominciavamo a chiedere ad alcuni abitanti del posto se c’era la possibilità di un aiuto ed è qui che è avvenuto il miracolo. Due ragazzi (che potrete vedere in una foto con Iando sul vespino) si sono prodigati chiamando tutti quelli che conoscevano, finanche a farli smettere di mangiare con le famiglie e dopo circa un ora Iando aveva la sua nuova batteria per la moto. Sistemato il guasto e dopo esserci rifocillati a dovere anche noi tre disgraziati, ci si riuniva per la foto di gruppo e su suggerimento di Lallo (ora tarda) e con votazione (questa si democratica 😂😂😂😂😂) si decideva di non proseguire verso Porto Santo Stefano ma di tornare verso casa facendo tappa a Bolsena per un caffè e per la conclusione della gita.

Conclusioni personali:
Nonostante le disavventure capitate e risolte in maniera brillante, voglio fare una considerazione che viene dal cuore dicendo che sono onorato di far parte di questo gruppo nel quale sto cercando di integrarmi sempre più profondamente e spero di poter continuare questa esperienza più a lungo possibile con tutti voi perché noi non siamo solo motociclisti ma principalmente amici. Grazie mille a tutti.
By Fabrizio Mamba Nero

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