IL TERMINILLO SCRITTO A TRE MANI – by Laverio, Scricciolo

DOMENICA 28 maggio 2017

Appuntamento ore 9.00 al Gabbiano.
Tergiverso nell’uscita di casa come al solito – certo di non trovare nessuno puntuale – e arrivo alle 9.05 al bar; tutti presenti – sei – un po pochini però tutta gente tranquilla. Tutti benzinati. Tutti caffettati.Resto stupito e dopo un breve scambio di battute e una chiamata “ar Faina” per capire dove ci aspetterà, saliamo in moto e partiamo.La strada è la solita, Settevene-Palo, Cassia Bis, Nepi e Flaminia ma visto il numero di partecipanti mi aspetto un gruppo molto sciolto, invece come provo ad allungare li perdo e tra me e me ripeto “ah, annamo bene…”.
Arrivati al bivio tra Flaminia e e SR 657, troviamo Nunzio detto “Er Faina” che ci aspetta sbragato all’ombra; tempo di fare il punto della situazione e ripartiamo direzione Rieti con sosta prevista al primo benzinaio.Le strade, come già preannunciato da Fiorenzo, hanno la stessa qualità di quelle di Kabul, solo che qui non c’è stata nessuna guerra, purtroppo e per fortuna.Schivando buche qua e là, tra una manciata di breccia in curva e l’altra, riusciamo ad arrivare a Cottanello ed è lì che Fuso finalmente capisce di non aver buttato inutilmente ventimila euro e parte alla carica, seguito da Nunzio e da me.Dietro – possono solo accompagnare – Fiorellino-dalle-manopole-rosa, Furex e il cognato.
Dopo un po di sbattimenti tra una buca in curva e l’altra, arriviamo a Contigliano dove decidiamo per una sosta caffè utile a lamentarci della mancata partecipazione delle persone al giro, sostenendo l’ipotesi dell’installazione di un campo da bocce in ClubHouse… Caffè, succo di frutta e si riparte per Rieti. Passato il solito noioso trasferimento sulle statali locali dove apre la strada un tipo “tutto-in-sicurezza” con un CBR1000RR, jeans e giacchetto tirato fuori dall’armadio di un tedesco della Germania Est degli anni ’80, arriviamo alla salita del Terminillo.

Lì parte Fuso come un missile – conscio che 200cv non servono solo a pagare il bollo a fine anno – e io mi accodo dietro conoscendo la strada a memoria. Uno, due, tre curve ma niente, la differenza di cavalli si sente – e parecchio – sugli allunghi.Arriviamo trafelati in cima, dove ci raggiunge Nunzio dicendo: “a valle ci sta UNO con la maglietta degli Scoordinati che ci saluta” e noi “e chi cacchio è?!?”. Cinque secondi dopo vediamo arrivare Scricciolo in sella dietro al CBR del sul amico Paolo.Baci e abbracci di rito – sta in mezzo come il prezzemolo – dirà poi il Presidente e vedo sul cellulare che Turan ci comunica di essere in viaggio per raggiungerci assieme al Did. Poco dopo li vediamo spuntare all’orizzonte ma la prima cosa che dicono è “Ammazza che freddo!!!” cui segue il Did che tira fuori il maglione dalle borse della moto mentre noi prendiamo il sole in maglietta.Mi viene da ridere mentre penso “vedi che alla fine, un po’ alla spicciolata, la gente si aggiunge al giro…”

Da li a poco, decidiamo assieme di andare a mangiare al Rifugio Sebastiani dopo aver fatto un giretto fino a Leonessa. Purtroppo la strada è troppo rovinata per essere una passeggiata rilassante e quindi preferiamo tornare indietro e infilare i piedi sotto al tavolo.Intavolati, si apre il mondo delle discussioni di Scricciolo, che mi piace ricordare come quel cartone animato con i personaggi che sembravano sotto LSD, “Il magico mondo di Paul”, e quindi le prossime righe le riporta proprio lei di suo pugno!
“Le discussioni di Scricciolo e si perché alle 20:13 mi arriva un messaggio whatsapp con scritto “Scricciolo, il resoconto lo facciamo io e te” e dopo la mia resistenza niente mi trovo a scrivere “incastrata come un perizoma tra le chiappe!”Comunque a tavola mi siedo vicino a Fuso perché lui in fondo voleva solo passare una domenica tranquilla, mi dice, invece proprio come Rossi “Scricciolo c’è!” HahahahahaGli faccio i complimenti di come sia figo sulla Crucca ma poi ferisco il suo orgoglio maschile dicendogli “però Nunzio è fighissimo, lui non lo batte nessuno”! Bè l’espressione di Fuso la conoscete ed ha fatto proprio quella!Con Fuso accanto e Valerio di fronte ci inoltriamo in discorsi degni di illustri psicologi con una sola parola d’ordine “TETTE”, osserviamo le coppie – una in particolare – e discutiamo seriamente su quanto sia difficile la vita di coppia, si vabbè quasi seriamente!Mentre ci guardiamo intorno vedo lui – porcammerda – bello come il sole, intrigante da far paura, moro con gli occhi verdi ed un sorriso troppo perfetto dice Valerio per essere etero!Chiedo a Fuso se secondo lui può essere motociclista e in 3 secondi mi dà una buona spiegazione sul perché non lo è!Vabbè allora gli faccio una foto e me la tengo per ricordo, ma mi sgama alla grande e così mi ritrovo ora con una foto con un sorriso a 46 denti!Le portate arrivano con cadenze molto lunghe degne di un matrimonio così ogni tanto usciamo fuori ed in un paesaggio incantevole ci facciamo qualche foto, ma attenzione tutte molto romantiche!!! HahahahahahahaE’ molto tardi, troppo tempo perso a mangiare – che poi sta cosa del perché si debba mangiare proprio non la capisco!!! Hahahahaha – e io non vedevo l’ora di risalire in moto, mentre Fiorellino non poteva perdersi l’ultima partita del suo anzi del nostro Capitano Totti e dopo aver fatto la foto di gruppo finalmente ritorniamo in sella!”

Ripartiamo alla volta di Leonessa, girando in direzione di Morro Reatino dove dopo una breve abbuffata di curve, puntiamo a Papigno.Qui la compagnia si scioglie, Scricciolo e Paolo girano alla volta di Spoleto, Did, Turan e Fiorellino-dalle-manopole-rosa optano per l’autostrada mentre i rimanenti per Flaminia, con appuntamento a Sassacci per un caffè.
Epilogo.Giunti a Sassacci dopo mille peripezie per passare Narni, chiuso per una manifestazione, troviamo Did seduto in panchina, Lacoste rosa con ascella pezzata in vista e grappa in mano – peraltro già finita – che osserva con attenzione i giocatori di briscola che si contendono il titolo di campione del bar.

Invece di ripartire subito, optiamo per gelatino e birretta, e dopo attente analisi che ci porteranno a scoprire cosa non ha nel frigo Turan e i gatti morti sulla strada del garage del Did, sceglieremo di fondare il MC Peensionati, di cui Did, viste le indubbie qualità fisiche e la voglia di acquistare casa a Sassacci, viene eletto subito Presidente per acclamazione.Di li a poco, tutti a casa. Chissà se Turan poi ha cucinato gli hamburger…
By Laverio & Scricciolo