9° TAPPA TTS – MOTO & LASAGNE IN SABINA (GIRO) – By Attila

Ed anche questa volta, mi è stato chiesto di fare il resoconto di parte (quella stradale) della giornata del 1° maggio. Voglio cominciare scusandomi se ogni tanto mi si mischieranno un po’ i ruoli, ma come ormai sapete, sono un scoordinato, ma anche presidente dei sabinacci (gruppo di amici biker che si è costituito all’inizio dell’anno a Montebuono, che già molti di voi conoscono).

Fatta questa premessa doverosa ( o forse no ……insomma fate un po’ voi ) partiamo con questo resoconto.

I giorni che hanno preceduto il 1° maggio certamente non erano stati di buon auspicio. Temporali, vento forte fino alla nottata del 30 aprile, non mi avevano permesso di fare una ricognizione sullo stato delle strade che avremmo percorso con il giro programmato. Ma si sa quando una cosa è desiderata ( e molti di noi non desiderano altro che salire su quelle due ruote, essere parte integrante del telaio e del motore e far funzione il cuore al ritmo dei nostri pistoni) tante volte si avvera. Quando la mattina mi sono svegliato ed ho visto il sole ero in un brodo di giuggiole. Vestito in fretta, data un’occhiata alle previsioni sul pc, fatta scaldare la mia cara, sono andato all’appuntamento predisposto davanti a Robybar.

E lì la prima botta della giornata. Gioia per i miei occhi di neo-presidente dei sabinacci, un bel numero di biker mi stava aspettando in trepidante attesa, cazzo mi sono detto, ma guarda oggi quanti siamo. Le uscite dei sabinacci finora non avevano mai raggiunto il numero di 20 moto, tutte lì in fila belle e luccicanti, in attesa di mostrarsi in tutta la loro bellezza. Credetemi un’emozione per me molto grande (sono sempre stato un po’ un lupo solitario nelle mie uscite). Impazienti e scalpitanti i biker non vedevano l’ora di salire sulle loro moto, ed ho dovuto faticare non poco per tenerli a bada, comunicando loro che stavo aspettando la telefonata del mio capo (Max il presidentissimo) che doveva comunicarmi la partenza degli scoordinati da Anguillara. Ricevuta la chiamata, siamo montati in groppa alle nostre amate (le moto non fraintendete) e ci siamo recati al randezvous con gli scoordinati. Eravamo già un bel gruppo, ma quando da lontano li ho visti arrivare, mi sono emozionato. Caspita altre 40 moto. Ed io oggi devo guidare tutti questi bikers lungo il giro che avevamo predisposto insieme a Fiorenzo ? (unico cruccio, per i fatti che ben sapete il nostro Fiore per ora è appiedato. Dajeeeeeee Fiore vogliamo te e Antonella al più presto su due ruote). Che responsabilità, che emozione. I pensieri si accavallavano velocemente nella testa. E se il temporale di sabato notte avesse creato dei problemi lungo il tragitto che dovevamo fare ?? Ma scevro da ogni titubanza, sono salito sulla mia bella, mi sono messo in testa alla colonna e sono partito seguito da tutti i miei fantastici amici bikers.

La strada si è snodata bella e piacevole con un andatura non tanto sostenuta ( avevo sempre il timore di trovare qualcosa dietro una curva). Passando tra paesetti e borghi, avevo notato sì che la gente era sorpresa dal nostro passaggio, ma la mia prima emozione forte l’ho avuta al semaforo di Passo Corese. Siamo arrivati e lo abbiamo trovato rosso, ci siamo fermati ed abbiamo occupato tutta la nostra parte ci carreggiata, sono saliti un po’ i rombi dei motori (come facciamo di solito) e li la gente che era nelle macchine e lungo la strada ha cominciato a salutarci, a sorriderci e i bambini a mandarci baci. Cazzo che emozione !!!!!!!! Dai in fondo siamo solo angeli con due ruote !!!!!!!! Siamo ripartiti e la stessa cosa è successa in ogni centro che attraversavamo, la gente si affacciava dai balconi, usciva dai bar per vederci passare, mai una faccia infastidita, ma solo sorrisi e saluti. Perfino le macchine che le nostre staffette fermavano ai bivi (grazie Matteo e Andrea, anche loro scoordinacci come me (termine scoordinaccio derivante dall’unione di scoordinato e sabinaccio)) per farci passare, non mostravano segni di insofferenza ma solamente sorrisi. Insomma il giro è continuato con una visita all’Abbazia di Farfa (posto dove nell’aria si respira per ognuno di noi la voglia di stare un poco da soli con i propri pensieri).

Dopo la sosta un po’ turistica è un po’ “tattica” (caffè, wc, prosecchino (vero ½ litro ??)) abbiamo rinforcato le nostre moto per continuare il nostro giro. Certamente la condizione delle strade non era perfetta (anzi il contrario) ma il giro è continuato senza intoppi o problemi, e poi poiché come si dice dalle mie parti “si era fatta una certa ora” già le menti di tutti i bikers, erano concentrate sulle specialità culinarie preparate dal nostro chef  “Fiore” e che ci attendevano in quel di Poggio Sommavilla.

La mia parte di resoconto è finita (anche se la giornata è continuata a lungo, e qualcun’altro fare il resto del resoconto). Le mie sono state sensazioni ed emozioni vissute intensamente con tutti voi. Come sempre devo dire che siamo un gran bel gruppo, e se “ il buongiorno si vede dal mattino” anche il gruppo dei sabinacci lo diventerà (caspita ci siamo costituiti solo da 4 mesi…cosa da non credersi), e che lo spirito di amicizia e fratellanza che ci accomuna sia sempre per noi una regola inderogabile di comportamento. Grazie a tutti.
By Attila Scoordinaccio