RESOCONTO 27 e 28 giugno – Ai confini fra Lazio e Abruzzo – by Shardana

Tutto comincia con un amico che mi fa notare che ci sono tre e dico tre giorni di festa davanti a me, ora…sabato fra impicci e imbrogli lo passo serena, domenica mattina pure pure, ma poi???
Oddio me viè l’ansia, vabbè una pizza di meno prossime due settimane e vado a fare l’uscita con gli scoordinati.
Venerdì di bufera in ufficio, cetrioli che girano e io che faccio la parte dell’ortolana, mi convincono che è assolutamente meglio che io esca e dimentichi il mondo per due giorni.
Notte quasi insonne e alle 7.00 sto in piedi, preparo tutto e carico il mule….ehm la moto con i bagagli, tenda, sacco a pelo e borsa da serbatoio con tanto di antipioggia dentro che non si sa mai.
9.30 puntuale sul ponte, da sola, aspetto…. Aspetto… aspetto…. Telefono…. Aspetto….mi telefonano….aspetto!!!!
Ok partiamo, ho una voglia di moto che non pensavo di avere e comincio subito a divertirmi nonostante tutti gli impedimenti sul mezzo che si porta dietro anche le ragnatele sui cerchi per non sentire nostalgia di casa, ma tant’è!!!
C’è il sole…no non c’è, quasi quasi piove, ma non piove, torna il sole, poi va via, dai che piove, no perché? C’è caldo, no ci va la felpa…oddio si schiatta, vabbe il traforato, no tu hai il giubbetto in pelle….vabbè scoordinati o non scoordinati? Scoordinati scoordinati!!!
Altra tappa di aggregazione e a noi si uniscono lo svizzero, Daniele, Stella, Antonio, Bamba e il braciola, colazioncina e si riparte.
Le curve si susseguono ampie e un po’ meno, paesaggi, mucche, pecore, cavalli, monti, pianure, erba, umido e no, le nostre moto ondeggiano placidamente.

Puzza puzza puzza che puzza…terme sulfuree di cecilia, no acilia, no calice, no….non mi ricordo regà io per i nomi….ok ci fermiamo a pranzo per un leggero pasto….PANINO CON LA PORCHETTA!!
Una sosta di un’oretta e poi..prima che la pioggia minacciosa ci colga ripartiamo che siamo vicini vicini alla meta.
Borbona e Borbonati eccoci…. Alle 3 del pomeriggio circa arriviamo nella piazzetta di un paesello abbarbicato sul monte …completamente deserto….mancano le balle di fieno del far west e poi c’è tutto, anche la pioggia!
E si, ce la siamo scampata fino ad ora ma non si può chiedere oltre…..almeno noi, perché il Did che arriva da li a poco invece poteva chiedere visto che lui l’acqua l’ha presa tutta tutta e insieme a lui ma nel senso contrario l’hanno presa anche lo svizzero e daniele che stavano, in quel mentre, rientrando a casa.
Che famo che nun famo er Flanella si adopera per trovare soluzione al nostro dramma….ndo dormimo stanotte? Qui piove da due giorni e il “campeggio” che avevamo previsto in un posto bellississimo sarà completamente zuppo d’acqua, ma ecco che si materializza il principe del comitato della festa del paese che ci consente di accamparci nella scuola….figo….se non fosse che al Did viene suggerito….si, la scuola è stata dichiarata agibile, ma se sentite qualche scossa scappate!….e al did lo dici? Ahah ahah ahah ahah

In ogni caso prima della sistemazione è necessario aspettare che termini la festa del paese e prima la festa dei bambini e prima ancora le prove della banda e anche la riunione del club calcistico del paese…insomma sto paesello è pieno zeppo di attività.
Io appena sento festa di bambini mi ci fiondo sicura di divertirmi una cifra ed infatti…. Mentre gli altri (nel frattempo sono arrivati anche kimera e baffo) vanno nel paesetto vicino a vedere una mostra del national geografic con foto del nostro presi…..volevo dire di un gorilla e di tanti altri animali e paesaggi….il national geografic appunto!!! Pensate c’era pure un professore universitario riconosciuto prof treccini, no, com’è che si chiamava? Ahah ahah ahah ahah comunque c’era pure lui!
In ogni caso il pomeriggio passa un po’ sonnolento fra due chiacchiere e due calci ad un pallone con i ragazzini indigeni che, sfiancati i nostri, giocano in pace fra di loro.
E fra le acrobazie di yoyo che con un lancio di sigaretta va a sistemare la cicca in bilico sul mancorrente della ringhiera e un lancio di pallone che posiziona la palla in piena fontanella, uno, no due bignè con la panna e quattro o cinque aperitivi (il buongiorno si vede dal mattino :D) arriva l’ora di cena….la signorina ninne pappa cacca ha fame e così pure il gattaccio Silvestro i quali dalle sei e trentatre minuti iniziano la lagna.
Ok ristorantino li a due passi, vino a fiumi ma solo per grappin e baffo e poi torrenti in piena di birra che lasciano vuoti i frigoriferi del locale e poi….si aprono le danze!

Inizialmente timidi poi sempre più arditi i nostri eroi si lanciano in danze acrobatiche sotto l’egida del “one man show” grappin (nomignolo poco casuale soprattutto in questi frangenti) e…udite udite…il Did il quale, molto cavallerescamente si offre per un valzer con Stella che per giusto due minuti lascia la macchina fotografica.
Si fa tardi, la festa finisce ed è arrivata l’ora di formare l’accampamento rom, l’acqua della giornata ha fatto fiorire un prato di materassini, sacchi a pelo e materassi sistemati in bell’ordine lungo il perimetro della stanza, pare che dopo poco siano cominciate le prove della banda del paese con tromboni vari….
il primo trombone era baffo che accordava il resto dell’orchestra in una sonata in do minore, poi sono arrivati i minatori con le luci da miniera a controllare che tutti fossimo al nostro posto, poi le porte che sbattevano infine le scosse di terremoto…insomma per tutti nottata insonne….tranne per quelli che russavano e …per me…..decine di uscite motociclistiche promiscue mi hanno insegnato che oltre alle chiavi, il portafoglio e i documenti non possono mancare….i tappi per le orecchie…..santa gommapiuma mi ha salvata e ho potuto trascorrere una pacifica e silenziosa notte!!!
Alle sette e mezza del mattino tutti svegli grazie alla sveglia del grappin che suonava ininterrottamente e tutti in coro….grazie grappin….ma un’altra sveglia suonava….quella di MR BRACIOLA il quale zitto zitto e quatto quatto (non tu geko…quella è un’altra storia ) si è alzato e andato al bar ha provveduto alla colazione per tutti e dico tutti!!
Ok ci prepariamo per la partenza, il passo delle capannelle ci aspetta e noi non possiamo farlo aspettare (solo io ho il diritto di aspettare sul ponte sulla cassia) e ci mettiamo in marcia alla volta di amatrice per il mega raduno, vabbè mega….per il raduno….vabbè raduno….ma perché c’era un raduno? Pare di si visto che abbiamo vinto, ma è sinceramente stato il più deludente della mia storia radunatara….
Comunque la via per raggiungerlo è stata fenomenale, i super piloti (vabbè…) se ne sono andati un po’ più avanti, i tranquilli per diversi motivi se la passeggiavano in fondo, le pilotesse si facevano le loro belle curvette a passo allegro ed in perfetta sintonia, nel centro del gruppo.

La pioggia non ci ha ancora colto, ma ci minaccia con nuvoloni scuri scuri e la decisione è unanime, partiamo alla volta di casa, salaria bella tranquilla fino alla puzza puzza puzza che puzza e poi salaria bella tranquilla fino a casa, chi di mamma, chi della barista, chi di nonna chi della cugina….vabbè sempre casa comunque.
A quel punto il percorso è stato bagno divano letto tutto una tirata senza soste, i problemi del venerdì stavano seduti ad aspettarmi, ma stavolta sono stata io a fare aspettare loro….. e per due giorni interi.
Grazie amici….Alla prossima!

by Shardana