31° Motoraduno XIV° Internazionale Sant’Angelo in Vado – by Cesco

Un po’ in ritardo, ma ecco anche il mio resoconto su questo motoraduno a dir poco “caratteristico”.Per me la 2° presenza a Sant Angelo in Vado e se l’anno scorso, per via del pernotto fuori paese, avevo perso il “meglio” della festa, quest’anno me la sono goduta (nel bene e nel male) tutta….o meglio, quasi tutta perché non sono rimasto al pranzo della domenica e alla successiva premiazione, ma ci arriveremo tra poco, andiamo per gradi…..La premessa è quella di un motoraduno tra i più grandi e più “anziani” (questa era la 31° edizione) per il quale mobilitarsi in massa. Per questo si sente vociferare di questa data già da un paio di mesi prima dell’appuntamento e per questo che decido di coinvolgere anche Marco e Leonardo a venire, certo che troveranno il pretesto per divertirsi.Evidentemente tutti gli Scoordinati sono del mio stesso parere visto che la lista di partecipazione aumenterà esponenzialmente all’avvicinarsi della partenza nonostante le previsioni del tempo non siano per nulla rassicuranti.Ma eccoci alla partenza, mattutina a dire il vero, appuntamento alle 8e15 con Marco insieme a Caterina, Leonardo e Did, per dirigerci insieme verso Anguillara dove il resto della Tribù (o almeno parte, alcuni ci raggiungeranno nel pomeriggio) ci attende.

Come di consueto saluti, colazione, cazzeggio…il tutto con l’aria frizzante di un anticipo di inverno che però non smorza la nostra eccitazione di partire, tant’è che Gianni inizia a gridare “andiamoooo, andiamooooo…..”.Nel giro dei saluti noto però Franco (il papà di Sara) con la faccia un po’ sconsolata…poco dopo capisco che ha rinunciato a partire con la moto e nonostante il freddo ci sta invidiando mentre siamo con tutte le nostre moto disposte lì in fila! Per rimediare un pochino ci seguirà alla ruota con la sua coupè e con Maria chiudendo dietro di me la fila fino a San Giustino. Insieme a loro con la macchina ci seguiranno anche Baffo e Baffa carichi dei nostri bagagli.Oltre a loro rivedo altre persone che non vedevo da un pò di tempo (geko, grappin, er flanella….) e altre che ancora non ho avuto modo di conoscere bene come un certo Aurelio…..un tipo quanto meno pittoresco!Ci guardo e penso, penso che ogni volta guardandoci esce fuori un motivo in più per il quale ci chiamiamo Scoordinati. Comunque con un pizzico di coordinazione di desmosandro….ops….ora è  dott. desmosandro (che mi fa molto dott. Rossi ndr) si controlla la lista e finalmente si parte. Il corteo è lungo e presto si arriva al casello di Magliano Sabina dopo aver percorso un breve tratto di Flaminia accennando minimamente qualche curvetta mattutina.

Qui imbocchiamo l’autostrada e, chi prima chi dopo, si arriva presto al casello successivo di Orte….qui avrei voluto avere la visiera scura per non incrociare gli occhi degli automobilisti fermi in coda mentre noi disinvoltamente ci accingiamo a passare avanti: un pò zozza ma dopo tutto se facevamo la fila arrivavamo sulla roma-firenze a fare la coda per quanti siamo. Vabbè passata questa, ci fermiamo per una breve sosta per i saluti a chi si era aggiunto dal ponte della cassia e per chi (come me) ne approfitta per espletare i propri bisogni fisici (insomma a fare pipì) ad un angolo semi nascosto.Ritornato al gruppo la sorpresa che mi ha fatto pensare al verde (per via dei suoi gusti motociclistici) yoyo, assente per motivi di lavoro (voglio vedè la giustificazione però!!!): marco s’è perso un bulloncino della moto che gli teneva la parte bassa della carena del suo ninja nuovo nuovo…… Gli sfottò non possono ovviamente mancare, ma nemmeno le fascette del grande Tacchia con le quali il problema è presto risolto!Quindi di nuovo in marcia, stavolta lascio sfilare piano piano tutti per mettermi in coda tanto la strada la conosco bene e mi metto dietro ad un’altra new entry: Giorgio con il suo r45, un bmw degli anni 80 con il quale con tranquillità segue il gruppo….e dietro noi come già detto i fari della macchina di Franco.La e45 è lunga e noiosa ma fortunatamente (forse per la voglia di arrivare) passa abbastanza in fretta e arriviamo presto a san giustino dopo aver fatto una tappa di rifocillamento per noi e per le nostre moto.

Quindi dopo un briefing sul dove e quando mangiare, si opta per scavallare il passo subito e si parte che ci aspettano 30 km di divertimento e di curve!!! Stavolta invece di lasciar sfilare tutti, mi metto io passare per andarmi a divertire con la mia africona e viaaaaaa su per il passo di bocca trabaria….i tornanti nonostante il peso della mia moto vengono via come niente e piano piano risalgo il serpentone fino ad arrivare alla ruota del presidente munito per l’occasione della soprannominata “vacca”…un fjr 1300 che sa molto di presidenziale…fatto stà che noto il cambio di marcia (simbolico perché quell’autobus che guidava era pure senza marce) di max che si ingarella e comincia a guidare come non lo si vedeva da tempo….la cosa mi stuzzica piacevolmente e mi metto a guidare con lui….la mia manopola del gas perennemente a battuta non può nulla contro la mega-coppia della vacca e questo a fine giornata renderà max molto soddisfatto e tutto sommato anche me….credo di poter dire che ci siamo divertiti parecchio!Il passo passa (altrimenti che passo sarebbe) velocemente e ci ritroviamo presto al paese, iscrizione, prime tazze di vino e via verso il capannone di 1000 mq che ci avrebbe ospitato gratuitamente per la notte al fianco del quale si sta svolgendo una gara di cross con delle “moto” improvvisate derivate da dei Bravo e dei Ciao modificati per l’occasione…..davvero fichi!!Comunque una volta sistemati, ovviamente in maniera quanto mai scoordinata, ci dirigiamo piano piano al paese e dopo un veloce spuntino iniziamo il giro delle fraschette….ebbene sì…una delle caratteristiche di questo motoraduno è proprio che si gira per il paese a bere e a mangiare stuzzichini offerti dal moto club ospitante e quindi senza farcelo ripetere due volte iniziamo a brindare e a “degustare” tazze su tazze di vino.

Ovviamente un buon piatto di sugo non è abbastanza buono se non si consuma con una bella fetta di pane, e allo stesso modo come fai a bere tutto quel vino senza condirlo con un buon zuccherino prodotto con le dolci manine di Did con una sua ricetta privata e brevettata (chi c’era sa….)Il pomeriggio passa con una continua risata, sento dolore alle guance per quanto rido, ma la cosa mi fa piacere e così rido ancora….ritz (che anche durante questo motoraduno mi ha fatto piegare in due) che senza capire il motivo per cui lo fa, s’affaccia mentre i nostri parlano con un tizio sconosciuto che ci scattava foto, sandro che ogni tanto brinda per la sua laurea, saretta che trova il padre che balla con tanto di tazzina piena davanti ad una fraschetta, tacchia con il basco da rivoluzionario, silvia che cerca di scappare dagli zuccherini di did, betta che senza dare nell’occhio beve e ride di cuore, shardana che balla anche se non c’è musica, er compà che ha bevuto rrrrregààà….Superazzi e LadyKiller che gli davano giù a più non posso.. Insomma tanti e tutti gioiosi che era impossibile non divertirsi….anche se a un certo punto ho avuto come la sensazione che mi venisse da vomitare….ma è stata solo una sensazione…..stavo bene eh!Tra un bicchiere ed un altro arrivano anche gli altri partiti nel pomeriggio: Paolone, Chicca, Maurizio, Patrizio, Stella, Antonio, Bambacione, Aldo,Patrizia,Piero e pure il braciola!Insomma eravamo veramente tanti, e io non ero molto lucido per poter ricordare proprio tutti quindi chiedo scusa in anticipo a chi non nomino!Chiuse le fraschette è ora di andare a cena e anche qui il vino continua a scorrere e presto finiamo la cena tra inni alla gloria ad Aurelio e ai brindisi continui….incredibile per me è stato rendermi conto che a Sant Angelo in Vado ci sentiamo solo noi, abbiamo alzato una baldoria fuori dal comune!!

Qui ci si divide, chi resta a ballare sotto il palco del tendone della cena e chi torna in paese….io vado a fare due passi e mi ritrovo poco dopo a correre al riparo dalla pioggia che ha iniziato a cadere, in un gazebo insieme a did, flanella e giorgio….nonostante abbiamo passato un po’ di tempo fermi lì, è difficile determinare chi è più brillo dei tre…..anzi dei 6 perché lì con noi ci sono tre pesaresi con i quali sono iniziati discorsi che era più divertente vederli dall’esterno che lasciarsi coinvolgere.Comunque la pioggia ha portato via anche le band che suonavano, così presto decidiamo di tornare all’accampamento per andarci a riposare.Da qui in poi purtroppo il mio motoraduno ha preso un’altra piega. Per questo la voglia di partire subito la mattina dopo. Solo i km che ci separavano da roma chiuso nel casco a pensare mi hanno fatto “riprendere”.Scrivendo in prima persona non posso che rivivere i due giorni trascorsi e le relative emozioni. Per questo preferisco ricordare e scrivere solo le belle emozioni sperando che saranno le sole a ripetersi “domani”.Ultime note a parte, bel w.e. motociclistico e finalmente ho vissuto il motoraduno di sant angelo in vado.

Un lampeggio da cesco a tutta la tribù