20° TAPPA TTS – TALAMONE – By Toga

Talamone – domenica 24 luglio 2016

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Sono le 7 e suona la sveglia. Mi piace svegliarmi presto, in modo da poter preparare con calma tutto il necessario per l’uscita. Preferisco fare colazione rilassata ed immaginare come sarà l’uscita lungo quelle strade che ormai conosciamo come le nostre tasche. Il tempo è incerto, motivo per cui è stato scelto di cambiare la metà il giorno prima. Si va al mare! Talamone è diventata ormai tappa obbligatoria nel nostro TTS, come potrebbe essere diversamente?

Per far finta di farla breve, mi avvio verso il molo di Anguillara, ma dopo pochi km il cielo non mi convince e decido di tornare indietro per prendere l’anti pioggia. Ok ora sono più tranquilla, quindi decido di avviarmi senza temporeggiare ulteriormente! Arrivo in piazza e trovo già qualcuno pronto per il caffè! Si scherza, si ride, si fa colazione… E si parte!

Il percorso prevede OVVIAMENTE la cimini, percorrendo la quale ad alessio multi e kirbis si chiude un po’ la vena… A riguardo voglio dire, se ti si deve chiudere, falla chiudere fino alla fine delle curve, non può essere che te ne fai 4 e poi ti fermi!

Comunque si prosegue fino a raggiungere il nostro bar preferito a Marta. Sempre un po’ ventilata questa piazzetta che affaccia sul lago di Bolsena, tuttavia, in questa occasione, il vento è solo che un piacere!! Qui ci raggiungono Maurizio multi, Naski e Capitan Uncino. Ora che siamo al completo, posso dire che il premio miglior abbigliamento se lo contendono il nostro Claudio e Luisa, che, simpaticamente si sono presentati con i sandali!Dopo la pausa ci riavviamo verso la Toscana, raggiungendo Pitigliano, con i suoi comodissimi tornanti in discesa, che prima o poi li taglio dritto per dritto che m’hanno stufato! Continuiamo a guidare verso il mare, divorandoci le curve prima di arrivare a Scansano. Ma la strada più bella sta per arrivare. Superiamo Scansano, in direzione Grosseto. Mi accodo a kirbis, che decide di mantenere un’andatura umana e inizio a seguire le sue traiettorie, finché da dietro non arriva Magilla, che, mio malgrado, decido di far passare. In questo modo ovviamente ho perso anche kirbis! (Magilla, la prossima volta, quando ti vedo, mi metto al centro della strada a 50km/h  )

Comunque proseguo “in solitaria” con alle spalle Maurizio multi. Mi godo curva dopo curva, ringraziando ogni giorno il momento in cui ho scelto Ursula, perché è bella, è perfetta, con una ciclistica da fare invidia e una stabilità in piega non ve lo sto a a raccontare! Finite le curve ci fermiamo per ricompattare il gruppo. Poi il caldo si fa sentire e io, kirbis e faina decidiamo di ripartire piano piano ma qualche secondo prima per sentire il vento attraverso il traforato. Ahimè, è qui che succede il patatrac!!!! Curva ceca, la Macchina della corsia opposta decide di stringere la curva, Faina scorre, kirbis inchioda al centro curva con tanto di derapata tagliando la strada alla macchina (che sfiora quasi), io, il terzo incomodo, me la faccio sotto, metto dritta laMoto e pinzo in piena curva. Conclusione: io ferma davanti la macchina, il guidatore mi guarda, io lo guardo, poi lui mi riguarda e io mi emoziono e scendo, scendo, dai la tengo, no, non la tengo, e vado giù. Ursula a terra, moto battezzata e le porte del paradiso ormai chiuse per me!

Una volta realizzato il tutto, riesco ad alzarmi e grazie al supporto di tutto il gruppo mi rimetto in sella, consapevole di aver evitato un frontale con una macchina e di aver impedito che la moto si rovinasse!

Ripartiamo in tranquillità verso Talamone. All’arrivo ci dividiamo: qualcuno preferisce il ristorante, altri il solito bistrot con il portico e una finocchiona da leccarsi i baffi. Dopo mangiato andiamo a fare il bagno. Inutile raccontare quanto sia stato piacevole e rilassante prendere il sole sugli scogli appuntiti. Che poi mi chiedo, ma c’è gente che va in villeggiatura sugli scogli? Bah!! Comunque l’acqua era stupenda, fresca, pulita e il bagno rigenerante! Tralasciamo le difficoltà per uscire dall’acqua… Inoltre 1/2 litro anche per quest’anno ha lanciato la moda estate/estate (e facciamocelo bastare).

Mangiati, Lavati e asciugati decidiamo di rientrare. Scegliamo di buttarci sull’Aurelia, inevitabilmente (anche se non è vero) il gruppo si scompone lungo la strada, si sa, il rientro è sempre un po’ libero. Insoddisfatti della strada dritta, decidiamo di uscire a monte romano per fare qualche altra curva. Ultima sosta è per un caffè/crodino in quel di Vetralla, dove approfittiamo (io, faina, kirbis, Kate e benelli) per rilassarci un po e salutarci prima di rimetterci in moto.

Conclusioni: autoveox preso al 90% e moto battezzata. Dovrei dire che era meglio se me ne stavo a casa, ma ogni volta che salgo su quel gioiello, ogni problema diventa secondario.By Toga.