RALLY FIM FRANCIA EPERNAY – by Ottavio

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Anche quest’anno , come programmato , abbiamo partecipato al Rally FIM  della serie “non c’è il due senza il tre” 

Dopo Austria 2011, Polonia 2012  per il 2013 la Francia e più precisamente Epernay capitale mondiale della produzione di champagne uno dei pochi vini dei quali si conosce l’inventore ovvero  l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon ,giovane monaco benedettino , al quale la conosciuta casa produttrice Moët & Chandon ha dedicato un monumento all’ingresso della “ cantina”( modello caveau della banca mondiale).

Pare (ci sono alcune versioni discordanti)  che lo champagne sia nato casualmente per errore durante il processo di vinificazione di alcuni vini bianchi; con conseguenze esplosive di alcune bottiglie poste ad invecchiare in cantina. a causa di una rifermentazione (dovuta o ad errori nella vinificazione o all’aggiunta di lieviti) del vino, con conseguente produzione di anidride carbonica.

L’abate dopo attento esame del vino pensò di applicare metodicamente la tecnica dell'”assemblaggio”di alcuni vini ( chardonay, pinot noir e blanche )e di sostituire i tappi di legno a forma tronco-conica, usati fino ad allora, con tappi di sughero, ancorati al collo della bottiglia per mezzo di una gabbietta metallica: il resto è storia.

Per la cronaca pare che il monaco fosse astemio ma senza dubbio attento tesoriere del Convento che divenne il centro della produzione di un vino molto gradito ai nobili e ai ricchi (visti i prezzi!!!!!!) 

Per tornare alle due ruote partenza al lunedì anche se il programma prevedeva inizialmente la partenza al sabato per partecipare al raduno della Madonnina dei Centauri di Alessandria ma “ opportunità familiari”  hanno consigliato di …. prendere con più calma il viaggio.

La domenica pomeriggio è stata dedicata alla preparazione del bagaglio e alle ore 8.oo di lunedì ( in orario!!!!) partenza con sosta programmata in Valle d’Aosta. La lunghezza del viaggio e le incognite del tempo, previsto qualche possibile temporale, hanno consigliato il solito abbigliamento , purtroppo,  non certo estivo con tute da pioggia al seguito( tanto per aumentare il bagaglio!!!) .

Viaggio tranquillo a parte il grande caldo nella zona Firenze 32° che nei pressi di Ovada è diventato “pesante” superando i 36° gradi ma in compenso nessuna traccia di temporali.

Smaneggiando con il computer della moto ho notato che la carica della batteria era scesa sotto i 12 volt e vista l’ora e il caldo , a cui ho imputato il fatto, abbiamo deciso per una sosta mangereccia ad Alessandria anche per raffreddare il motore e non solo …….

Ripartenza con meno apprensione visto che la carica era risalita ad un meno preoccupante  12,6/7 Volt ma comunque viaggio sempre molto caldo (35°/ 36°) sino all’ingresso in Valle d’Aosta con  una costante discesa della temperatura in prossimità del M.te Bianco ai piedi del quale abbiamo deciso di fare la sosta notturna.

A dire il vero la tentazione di proseguire ,visto che erano le 16, è stata forte ma la prudenza e un pò di stanchezza ( 790 Km sotto il sole non sono proprio una rilassante passeggiata) hanno consigliato la ricerca di un albergo in cui riposare le stanche membra ,non solo quelle a contatto con la comoda sella .

Saggia e turistica soluzione visto il piacevole e rilassante giro per la cittadina di Courmayeur con visita ad allevamento di renne , cena in caratteristico locale( proprietario un calabrese trapiantato da Diamante ) a base di ottime specialità locali a partire da salumi e formaggi e concerto finale di una banda musicale e annesso coro.

Martedì mattina : partenza ore 8.30 con attraversamento tunnel .M.te Bianco ( costo andata e ritorno nei 7 giorni € 34.00) e discesa ( discesa vera nel primo tratto con pendenze del 10% ) verso Ginevra con prosecuzione verso Dijon, località famosa per la mostarda,  seguendo le puntuali indicazioni elencate negli appunti di viaggio con i soliti numerosi caselli delle autostrade francesi che costringono a rallentare il viaggio e relativo pagamento dei soliti € 1.50 , € 1.70, € 2.00 e ultimo tratto ( 340Km) € 27.00.

Nel primo pomeriggio arrivo a Epernay ( con l’occhio alla tensione della batteria) e grazie alle numerose indicazioni predisposte dagli organizzatori è stato facile arrivare alla sede del Rally situata in ampio  parco sulle sponde del  fiume Marna ( quello della famosa battaglia della 1° guerra mondiale vedi numerosi musei locali ) con tanto di campeggio , campi sportivi, laghetto con immancabili cigni , paperelle e barche comprese.

Buona l’ accoglienza e l’organizzazione che rapidamente ha permesso di chiudere la “ pratica “ iscrizione che prevede : verifiche di nomi , targhe , documenti preiscrizione ( relativo avvenuto anticipato pagamento) , consegna dei vari ticket per , pranzi e cene e sopra tutto il tagliando per accedere al Rally e alla procedura di controllo. Piacevole incontro con una coppia di italiani ( conterranei della zavorrina) da tempo residenti in Francia che si sono fatti in quattro per sveltire la consegna di gadget e ticket.

Come sempre primi incontri, abbracci con vecchie conoscenze e immancabili scambi di racconti di viaggio e le solite altrettanto immancabili prime foto della nuova avventura del rally.( a dire il vero le prime sono state dedicate alla prima sosta)

La ricerca dell’albergo ,da tempo prenotato, nel centro del paese, è stato facilitato  dalle indicazione ricavate da Google ( grande invenzione!!!!) .Una rilassante doccia ha contribuito ad aumentare l’appetito che un panino consumato in una sosta autostradale aveva solo in parte calmato.

Breve passeggiata per il centro con piacevole visita a qualche negozio per acquistare i soliti adattatori per prese di corrente regolarmente dimenticati .Siamo alla moneta unica , non esistono più dogane e confini resta da unificare le prese di corrente per i vari alimentatori di telefonini , macchine fotografiche e apparecchi elettronici.

La ricerca di un ristorante non è stata difficile visto il numero di esercizi di ristorazione per ogni tipo di tasche ( €15 /€30) e di stomaco. In ogni caso un consiglio : meglio evitare l’aperitivo che prevede l’ovvio flute di champagne dal costo meno ovvio di €8 /€15 per  la gioia dei seguaci dell’abate benedettino Dom Pierre Pérignon.

Mercoledi . nel programma era prevista la gita in pullman a Parigi ( 150 Km solo andata ) saggiamente non prenotata e sostituita con una visita alla vicina Reims raggiunta con calma in moto dopo un opportuno controllo alla batteria per scoprire una vistosa ossidazione dei contatti ( prontamente rimossa) che senza dubbio contribuiva alla bassa tensione rilevata dal computer.

Giornata tranquilla dedicata a visita alla città con annessa cattedrale ( gemella della più famosa Notre Dame di Parigi), solite foto, acquisti da turisti fai da te, e pranzo con ( costoso) ma gradito e piacevole aperitivo conclusa con cena in compagnia degli amici motociclisti e serata musicale sotto il tendone appositamente predisposto. Per la cronaca il tramonto da quelle parti è alle 22,30

Giovedi . Giornata della apertura ufficiale del rally e controllo presenze . A differenza delle precedenti occasioni ad ogni Nazione era stato assegnato un punto ritrovo da cui partire e un orario per dirigersi verso il centro della città e più precisamente sulla piazza nei pressi del municipio dove era stato allestito il parco chiuso.

La procedura prevedeva la solita consegna pass di riconoscimento e il controllo lungo e laborioso dopo un giro di circa una ora con tanto di inno nazionale finale . Purtroppo sul piazzale non erano presenti tutte le moto ed è mancato l’effetto scenografico delle altre occasioni. Gradito il pranzo al sacco e bicchiere di campagne fresco servito in contenitore divenuto simpatico souvenir : unico neo il sole e il gran caldo con pochi posti all’ombra.

Vista la vicinanza delle cantine Moët & Chandon ,una delle più grandi case produttrici di champagne del mondo, fondata nel 1743, che produce annualmente più di 24 milioni di bottiglie di champagne con vitigni coltivati in 1500 acri, abbiamo deciso di fare una visita , e relativi acquisti, alle sue cantine e annesso negozio( alla faccia del classico punto vendita!!!).

Per la cronaca e per riprendere la storia iniziale :alla fine del XVIII secolo la casa vinicola Claude Moët esportava in tutta Europa e negli Stati Uniti un frizzante vino bianco. Il nome Chandon fu aggiunto quando Jean-Remy passò metà della società al genero Pierre-Gabriel Chandon, e metà a suo figlio Victor Moët.

Dopo l’introduzione dell’idea di uno champagne invecchiato  nel 1840, Moët distribuì il suo primo “vintage” nel 1842. A perenne ricordo del monaco benedettino Pierre Pérignon , sopra  ricordato come “il padre dello champagne,” venne messo il suo nome a un tipo di champagne divenuto famoso in tutto il mondo( per qualità e ….prezzo!!!!!).

Per la cronaca alla fine del giro delle cantine Moët & Chandon (ne abbiamo visitato una minima parte dei 28 Km) è stato offerto (compreso nel costo della visita €16 a persona) un fresco flute della preziosa bevanda.  Che dire: interessante, piacevole e …..fresco.( ne valeva la pena nonostante il costo!!!!) 

Anche il giro in pullman ( ne erano predisposti 24) che ha occupato il venerdì è stato interessante: prima giro alla zona delle vigne con passeggiata culturale-paesagistica tra i filari e ovvia degustazione finale ( offerta) di champagne e relativo pranzo al sacco con vista panoramica sulle colline dei vigneti e quindi …….. altro giro e altra visita ad una grande e famosa cantina con ovvia degustazione (offerta)  per proseguire per l’ennesima cantina artigianale  con ennesima degustazione( sempre offerta) .Considerazione : saggia decisione di fare il giro su 4 ruote lasciando al parcheggio le due ruote)

A dire il vero dopo l’ennesima degustazione ci siamo resi conto , sarà stato il caldo o altro….., che effettivamente lo champagne dei vari produttori aveva gusti e sapori diversi tra loro peccato che non è stato possibile ripetere con più attenzione il giro o meglio le varie degustazioni per definire il migliore.

Tanto per concludere la serata  …. ennesima degustazione questa volta organizzata e offerta nel punto dove si svolgeva il Rally, con cena e serata musicale. Per la cronaca oltre alla birra €2 a bicchiere erano in vendita bottiglie di champagne a € 20: inutile dire che entrambi i liquidi scorrevano allegramente per la gioia delle cassiere.

Sabato è stata la giornata finale con la classica parata delle nazioni di circa 2000 motociclisti su un percorso di 25 Km sotto un sole cocente e conseguente ricerca di ombra lungo il percorso :che dire   sempre molto folcloristica e colorata  con arrivo nel centro passando sotto il “pallone”  con le insegne del Rally e immancabile inno nazionale.

Pranzo al sacco e …. degustazione del solito flute di champagne ( anche due) oltre che litri di acqua per calmare la sete. La serata finale dedicata alle premiazioni è stata come al solito molto pittoresca ma con meno scambio di magliette tra i vari motociclisti rispetto agli anni passati . Quest’anno Italia  terza, dopo Finlandia (prossimo Paese organizzatore del Rally) e Svezia  però ci siamo consolati con la vittoria in sei challenger su dodici (ovvero premi per varie motivazioni ) tra cui come numero di moto club partecipanti (16 con gli Scoordinati…).

Per la cronaca il moto club Scoordinati con 1.430 Km percorsi (conta solo l’andata) e due presenze (1 conduttore e zavorrina al seguito) si è classificato 46° tra tutti i moto club d’Europa presenti). A dire il vero c’è stato un errore nei conteggi ma poco importa quello che contava era essere presenti e noi c’eravamo. La serata si è conclusa con canti e balli ed è arrivato il momento dei saluti e delle ultime foto (solite 2.000 o poco più).

Domenica mattina sveglia all’alba e appuntamento alle 7.00 con Armando e figlia  (BMW carica di bagagli e bottiglie di champagne Guzzi idem….) per riprendere la strada di casa.

Il carico di bagagli a cui si sono aggiunti i vari souvenir ha consigliato una certa calma e il caldo via via sempre più pesante non ha certo contribuito a rendere rilassante il rientro. Per fortuna l’avvicinamento al tunnel del M.te Bianco (passato senza le solite temute lunghe attese) e alla Valle d’Aosta ha fatto scendere la temperatura diventata torrida appena superata Ivrea per poi accompagnarci sino a Firenze dove abbiamo salutato, con un pizzico di tristezza e un arrivederci a presto, i compagni di viaggio e proseguito con destinazione casa:  Roma capitale.

Confesso che gli ultimi km ci sono sembrati….. lunghi il doppio ma per fortuna un tantino più freschi visto  il tramonto del sole e il sopraggiungere del buio. Per la cronaca siamo arrivati a casa alle ore 23.10 con gli interfonici ormai a limite dello spegnimento e noi….. pure un “tantino” spenti  per le 16 ore di viaggio ma soddisfatti per la vacanza ormai finita.

Prossimo appuntamento rally FIM luglio 2014 Tampere – Finlandia: noi contiamo di esserci e fare una puntatina a Capo Nord. Intanto domenica prossima è in programma un rilassante giretto a Francavilla a Mare per la Magnalonga

Resoconto finale: 3.115 Km percorsi in 7 giorni – consumati 248 litri benzina ( in Francia costa €1,590/ €1,640) –  autostrada Italia €138 Francia €64 Pedaggio tunnel M.te Bianco A/R € 34 per il resto ,a parte lo champagne e qualche apprensione per la batteria della moto e ricarica annessa,  tutto nella norma ovvero: un bellissimo ricordo.

Con la Francia abbiamo superato abbondantemente ( per il 2013 ) i 10.000 Km  in sella alla Guzzi e………. non abbiamo ancora appeso il casco al chiodo anzi ,mentre scrivo, sto già pensando ai prossimi giri e al 29 settembre.