RALLY FIM AUSTRIA & RADUNO ECCELLENZA MADONNINA DEI CENTAURI DI ALESSANDRIA – by Ottavio

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Non contenti di impegnare il fine settimana in giro per l’Italia questa volta ci siamo concessi un giretto di 3.000 km in Austria per la partecipazione al Rally FIM  svolto nella cittadina di Tulln a cui abbiamo aggiunto, al ritorno, la partecipazione al raduno di Eccellenza della Madonnina dei centauri ad Alessandria.

Andiamo con ordine.

Partenza lunedì alle ore 9.00 circa (come al solito leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia) prevista la prima tappa e pernottamento a Tarvisio. Nonostante il ritardo alla partenza, il solito traffico nei pressi di Firenze, la presenza delle immancabili colonne di mezzi pesanti a cui si sono aggiunti i camper dei vacanzieri, i 35 gradi della pianura Padana e un bagaglio più consistente del solito che ha ridotto la velocità l’arrivo a Tarvisio alle 16,30 con moto ed equipaggio in ottima forma ha consigliato di proseguire.

All’ultimo rifornimento italiano acquisto della “vignette” per percorrere le autostrade austriache al costo di € 4,50 per 10 giorni  (non oso fare paragoni con il costo delle autostrade Italiane anche perché grazie al prezioso Telepass il salasso lo conoscerò a posteriori). Probabilmente la voglia di arrivare e una comoda sella hanno fatto pesare meno gli 800 chilometri che separano Roma da Klagenfurt che ci ha accolto con un bellissimo arcobaleno frutto di un temporale che, per fortuna, ci ha preceduto. Nel frattempo anche  la carica dei preziosi interfonici è finita giusto in tempo per arrivare a destinazione. Un piccolo ma comodo albergo al costo di € 90, una salutare e rinfrescante doccia  a cui si è aggiunta una tipica cena austriaca e una breve passeggiata ha rigenerato le forze e fatta passare (in parte ) la stanchezza. Martedì partenza all’alba (ore 7.30) con destinazione Tulln con qualche preoccupazione per le previsioni del tempo e ovviamente interfonici in perfetta efficienza. Purtroppo le previsioni si sono rivelate esatte: il sole, poi qualche nuvola bianca, poi nera e quindi….. pioggia a volontà (ennesimo collaudo positivo delle tute antipioggia)  per circa 180 chilometri percorsi su una autostrada ricca di lavori in corso modello la nostrana Salerno-Reggio Calabria.

Devo aggiungere che le autostrade austriache sono disseminate da telecamere e limiti di velocità che vanno dagli 80 all’ora dove ci sono curve ai 100 all’ ingresso e all’interno delle gallerie (che sono tante) e in caso di pioggia limiti ancora più ridotti 50 Km ora. Tralascio i 40 / 50 all’ora nei tratti in cui lavori in corso e “men at work”, scritto ovviamente in tedesco, (chissà perché in Italia lo scriviamo in inglese) restringevano l’autostrada a due corsie per entrambi i sensi di marcia. Abbiamo notato che, a differenza di quello che succede nella nostra bella Italia, nei tratti con lavori in corso vi erano molti “men at work” distribuiti su tutto il percorso. Altra notazione gli odori particolari incontrati sul percorso: abbiamo pensato che la spazzatura austriaca puzza come quella nostrana, oppure si trattava di  spazzatura magari proveniente da Napoli, o  forse è il tipo di carburante che usano i mezzi austriaci, oppure ci sono molte macchine a gas, oppure in Austria concimano molto i terreni: mistero, resta in ogni caso la puzza.

Una cosa è certa viaggiando sulle autostrade austriache ogni tanto, in particolare nelle decine di gallerie, si sentono strani odori che non sono certo tipici dell’erba o delle foreste di pini che costeggiano l’asfalto. Ovviamente la pioggia dell’ultimo tratto ha cancellato gli odori: che fortuna!!!!!! Arrivo a Vienna (340km percorsi) dove il sole ha ripreso a fare capolino tra le nuvole e proseguimento per Tulln, situata nelle vicinanze, percorrendo una serie di vere e proprie autostrade che attraversano e circondano la capitale. Ottima segnaletica ma risulta molto utile anche un prezioso navigatore viste le decine di uscite ed è meglio evitare errori di percorso.

Totale chilometri da Roma 1.176 consumo benzina (costa come in Italia) circa 63 litri con un consumo medio di 5,2 litri ogni 100 Km. All’arrivo sul piazzale della Fiera (Messe) verso le 12 e la vista delle centinaia di moto e motociclisti ha fatto dimenticare pioggia e stanchezza a cui ha contribuito anche un salutare panino con wurstel e senape (a pagamento) consumato
nell’unico servizio presente nel piazzale della fiera. E veniamo al raduno: 1500 partecipanti, per 27 federazioni nazionali tra cui quella Italiana con 262 partecipanti totali su 200 moto e 21 club rappresentati. Aggiungo che l’Italia grazie alla presenza di 21 club, tra cui gli Scoordinati si è aggiudicata uno dei premi delle classifiche  quella per il maggior numero di moto club Nazionali presenti. Per il resto volendo dare un voto alla manifestazione, e proprio per essere generosi, direi: località 7, accoglienza 5 (accoglienza inesistente o quasi comunque molto appariscente), programma 6 meno meno a cui aggiungo una valutazione sul costo ovvero un sonoro 5.

Spendere € 210 (costo iscrizione  a testa) per tre cene  consumate nel salone della fiera di Tulln in cui solerti ragazzi hanno distribuito un piatto unico e un dolce escluse bevande tutte pagate a parte (€ 2,50 per 33cc di acqua e € 2,50 per 33 cc di birra in bottiglietta) mi sembra troppo anche perché la stessa bottiglietta d’acqua costa nei supermercati € 0,60 e la birra € 1,10.

Alle cene si aggiunge una consumazione di un paio di panini e una birra in occasione del giro in gruppo a Tulln. Anche aggiungendo la gita in BUS a Vienna  con visita molto frettolosa al Castello Imperiale e breve sosta al Belvedere e pranzo consumato in ristorante tipico  il costo resta sempre troppo. Aggiungo che la serata del martedì con un ulteriore costo di € 35 (a testa) abbiamo consumato il pasto (self service) serale su un battello in navigazione sul Danubio (bello e piacevole anche grazie alle nuove conoscenze fatte, nonostante il caos nel servizio). Peccato per il rientro effettuato oltre le 23,30 in moto (non con bus a differenza delle sere seguenti) su strade non certo conosciute con attraversamento di paesi deserti. Per il resto: una gita in bus con ritardi e disguidi a Vienna, a cui si aggiunge una Parata delle Nazioni in moto  inizialmente molto emozionante che ha attraversato una decina di paesi per giungereal Prater di Vienna nell’assoluto disinteresse dei cittadini della capitale  e con notevole difficoltà nell’attraversamento della città,  un rientro a Tulln alla spicciolata senza alcuna staffetta così come l’andata!!!!! Dopo aver apprezzato il parco dei divertimenti (senza alcuna guida) e consumato un pasto (€ 18 a testa) pagato a parte.

Il prezioso navigatore e un gruppo di altri motociclisti italiani per giungere alla base sono stati utili. La cerimonia delle premiazioni fredda e per nulla coinvolgente a differenza di quanto raccontato dai partecipanti italiani a precedenti manifestazioni ha costituito un’altra nota non certo entusiasmante: unica nota interessante le modelle (erano praticamente con i vestiti dipinti addosso) utilizzate come bandiere delle Nazioni classificate.

Molto folcloristico e emozionante il modo di effettuare il conteggio dei partecipanti suddiviso per Nazioni con partenza dei singoli gruppi secondo un ordine prestabilito per giungere nella piazza del municipio con bandiere e immancabile inno delle varie nazioni presenti all’arrivo. Simpatica la caccia alle magliette e gadget scambiati tra i partecipanti nella serata finale con spogliarelli improvvisati in occasione dello scambio delle magliette indossate. (faccio notare  che la presenza femminile era notevole… come numero)

Piacevole l’intrattenimento di un complesso che ha accompagnato tutti i pasti serali con intermezzo di una  esibizione (seconda serata di mercoledì) molto spettacolare con il fuoco di un armadio umano fatto di amianto e una, molto più gradita,  di un gruppo di rappresentanti il gentil sesso austriaco…… niente male. (terza serata di venerdì).

Fare l’elenco delle cose negative è abbastanza lungo (a parte i costi di cui ho già detto) e comincia dalla sistemazione in alberghi (costo 4 pernottamenti € 208 a persona) dislocati alcuni  lontano dal cuore della manifestazione (il nostro era a 22 Km), con gruppi italiani sparpagliati e divisi, senza tenere conto, come invece promesso, delle precedenze per la tempistica nelle prenotazioni.

Per fortuna gli organizzatori hanno predisposto opportune navette che comunque inizialmente sono andate in confusione con ospiti dimenticati davanti ad alberghi (neanche considerati dagli autisti dai bus), poi recuperati in ritardo con ovvie ripercussioni sul programma. Altra nota negativa: nonostante il numero non certo insignificante degli Italiani (per la cronaca terzi nella classifica complessiva) le informazioni sono state sempre, ovviamente in tedesco, spesso in inglese, qualche volta in francese, non una parola di italiano.

Per fortuna  la struttura federale ,unica Federazione Nazionale, (oltre a quella polacca, prossimo rally FIM appunto in Polonia), sempre sul posto con i suoi funzionari e mezzo di appoggio, ha sopperito molto alle evidenti carenze degli organizzatori locali ed ha costituito senza dubbio l’unico vero punto di riferimento.

A loro un sentito grazie per avere reso meno negativa una esperienza che seppure entusiasmante per il viaggio ci ha un pò deluso. Per concludere la settimana considerando che la manifestazione si è chiusa venerdì sera, il sabato mattina abbiamo proseguito il viaggio con destinazione il raduno della Madonnina dei Centauri di Alessandria.

Questa volta partenza subito dopo la colazione alle ore 7.50 e previsioni sole su tutto il percorso. In effetti abbiamo avuto il sole e che sole!!!!! Con temperature intorno ai 35  gradi con punte di 37 gradi da Venezia sino ad Alessandria.

Arrivo alle 17.30 dopo 945 Km con soste solo per fare benzina durante una della quali abbiamo consumato un provvidenziale panino che la previdente zavorrina aveva preparato alla partenza utilizzando l’abbondante servizio di colazione dell’albergo (nota positiva l’abbondanza della colazione  compresa nel prezzo pagato per i 4 pernottamenti ovvero € 216 ovviamente a testa). Iscrizione ad Alessandria: qui abbiamo avuto la piacevole sorpresa di incontrare vecchie conoscenze motociclistiche  a cui si sono aggiunti altri conoscenti anche loro provenienti da Tulln (i matti motociclisti non sono così rari) e poi una salutare doccia anzi mega bagno visto che la camera prenotata con anticipo (ovviamente dalla previdente zavorrina) era dotata di una meravigliosa vasca con idromassaggio.

Nonostante la stanchezza la fame ha prevalso e dopo una visita al luogo del raduno per salutare altri amici una abbondante pasto ha concluso la serata. Domenica mattina, vista l’esperienza del 2010 abbiamo pensato di andare direttamente al Santuario della Madonnina dei Centauri a Castellazzo Bormida precedendo la lunga fila di moto giusto in tempo per assistere all’ingresso nella chiesa delle moto in rappresentanza dei moto club stranieri e alcuni Italiani (i c.d. primi centauri).

Confesso che nonostante le precedenti esperienze la vista delle centinaia di caschi e moto incidentate, donati da sfortunati motociclisti di cui alcuni più fortunati  possono raccontare (come il sottoscritto) una brutta esperienza, fa sempre molto effetto. Mentre le centinaia di moto stavano intasando il piazzale e le vie adiacenti il Santuario siamo partiti alla volta di Roma (ore 10.30). Un incidente sull’autostrada verso Genova ha causato un blocco della circolazione e coda i oltre 9 km  che ha reso poco piacevole il viaggio sotto un sole sempre più caldo. In ogni caso al bivio verso Ventimiglia il traffico è diventato meno caotico. Tanto per passare il tempo ci siamo ” divertiti” (si fa per dire) a contare le gallerie e la loro lunghezza: per la cronaca tra Ovada e il confine Toscano ci sono 88 gallerie per un totale di 93 Km. Il caldo e soprattutto la sete hanno consigliato una sosta mangereccia nei pressi di Rosignano per poi proseguire sperando di trovare un traffico non caotico in ingresso a Roma: le nostre speranze hanno avuto, per fortuna, conferma.

Arrivo a casa alle ore 17.15 con unico brivido all’ultima curva prima di casa grazie ad un automobilista che considerandosi il padrone della strada ha pensato bene di “tagliare” la curva giusto nel momento in cui stava arrivando una Guzzi con due stanchi motociclisti: nonostante la stanchezza il driver ha dimostrato di avere ancora prontezza di riflessi.

Anche la zavorrina con molta prontezza di riflessi ha dato il suo giusto contributo di vaff….. all’autista  imbecille !!!! In conclusione: in 7 giorni abbiamo percorso 2.976 Km con un consumo di 154 litri ovvero 19,3 Km al litro.

Per due settimane riposo e poi…. si riprende la moto per qualche altro viaggetto meno impegnativo e magari meno costoso!!!!!!

By Ottavio