IL MIO PRIMO ANNO DA BIKERINA – by Turan

Avevo 16 o 17 anni quando vedo per la prima volta un Monster, tutto nero, essenziale e sinuoso, aggressivo ma con stile, un faro tondo dalla luce gialla ad illuminare la strada. Un colpo di fulmine diventato un sogno nel cassetto, purtroppo chiuso a doppia mandata visto che i miei erano contrari anche ad un cinquantino! A 29 anni acquisto uno scooter senza mai averne guidato uno prima, tanto per avvicinarmi al mondo delle due ruote. Lo tengo per un annetto, fino a quando un ragazzo che conosco mi dice che ha un’occasione: un Monster Dark. In quel periodo, avendo perso il lavoro, guadagno facendo la cameriera/barista in più posti, i soldi non sono molti, ma quando vado a vederla l’istinto prevale sulla ragione. Non ho idea di quanto consumi, di quanto costi mantenerla (poi l’ho scoperto a mie spese grazie a mamma Ducati), di come si guidi. Sò solo che la voglio e firmo, nonostante la mancanza di lavoro, il no dei miei e non sappia neanche dove sia l’accensione. Ogni tanto la parte sarda, anzi sardegnola, viene fuori e mi tocca seguirla, che ci volete fare! Ad aprile è nel mio garage con mio zio che mi spiega dove stanno marce, frizione e freni. Mentre lavoro in un bar di Anguillara vengo a sapere che in paese c’è un moto club, gli Scoordinati. Penso che il nome è già tutto un programma e quindi chiamo per avere informazioni. A fine maggio mi reco alla nostra sede per tesserarmi e in quell’occasione il Presidente mi dice che domenica ci sarà un’uscita, una cosetta tranquilla, 350 km! Gli faccio presente che ho preso la moto solo una decina di volte e che sono una pippa (si può scrivere?) clamorosa ma secondo lui ce la posso fare e quindi accetto di partecipare. 30 maggio 2010 – Ficulle. Ci troviamo come al solito al bar Gabbiano, tutti si presentano. Oddio, devo ricordarmi nome e nick, doppia difficoltà! Sto sul nevrotico andante. Sono preoccupata perché non so guidare da sola, figuriamoci in gruppo, ho paura di far male a qualcuno, di rallentare troppo l’andatura degli altri. In tutto questo vortice di pensieri, mi si avvicina il Presidente e mi dice di stare tranquilla perché avrò sempre dietro di me due angioletti custodi che si alterneranno per aspettarmi. Ora, io giuro che adesso je vojo tanto bene, ma la prima volta che li vedi, Kawa636 e Geko non è che proprio ti ispirino serietà ed affidabilità! Fortuna che poi ho visto il sorriso dolce di Smile e ho tirato un sospiro di sollievo! E, invece, quei due mattacchioni mi hanno seguita e sostenuta, in questa prima avventura così come in quelle successive! A distanza di quasi 1 anno da quel giorno, ringrazio Yoyo per avermi chiesto di scrivere un primo “bilancio” perché in questo modo ho la possibilità di ringraziarvi. Il 2010 è stato per me un anno difficile, ho dovuto ricostruire parecchie cose, sia a livello personale che lavorativo. Comprarmi la  moto mi ha dato un qualcosa di nuovo in cui buttarmi ma credo proprio che da sola non mi sarei allontanata molto da casa ed, invece, grazie a voi sono arrivata fino al Passo del Muraglione! Incredibile!!! La cosa che mi sorprende è che ogni volta ho timore di prenderla, ho paura di sbagliare e farmi male ma ogni volta ho la voglia e la determinazione di superare i miei limiti e in un attimo mi accorgo che siamo io e lei, un mezzo quasi personificato tanto da dargli un nome. Proprio io che non ho mai voluto neanche un peluche, la guardo con affetto e mi dispiace addirittura se prende acqua o freddo. Tutte queste emozioni si amplificano perché ho voi con cui condividerle e si fanno fortissime quando percorro strade di campagna col sole addosso, quando guardo lo specchietto e c’è sempre qualcuno, quando guardo davanti e vedo i mille colori delle nostre moto, quando sotto la visiera di un casco ci sono i miei stessi occhi felici ed il risultato finale è sempre ogni volta un sorriso sincero stampato sul viso.

Al prossimo giro e per ora un lampeggio!

By Turan