SCOORRIBANDA NEL VITERBESE – by Yoyo

Soltanto un anno fa uscite di questo tipo contavano per lo più una decina di moto. Oggi con grande plauso di tutti si è verificato un volta pagina inconsueto, (oggi pur mancando molti soci, considerati lo zoccolo duro del Motoclub,quelli quasi sempre presenti ad ogni uscita..) il gruppo contava più di 31 persone. Ci sono gli amici dello ZIO Gustavo che vengono da vicino Urbino con le loro moto Touring , gli Amici (molto simpatici) di Leo, che sicuramente vedremo spesso tra di noi) La bellissima Alex con i suoi amici.. Insomma un gran bel gruppo… La cosa che mi ha stupito di più è stata proprio questa che un conto è partecipare a raduni accorrendo in massa, un conto è accorrere in massa per gitarelle di pochi chilometri. Per questo motivo voglio ringraziare tutti i partecipanti di questa splendida giornata e in particolar modo Cesco per l’organizzazione resa.
Ma andiamo per ordine. Appuntamento al gabbiano per le ore 10.00, con mia grande sorpresa si contano già una decina di moto se non di più; giusto il tempo di colazionarci e si parte per il mitico cavalcavia della cassia bis dove un’altra quindicina di scoordinati e non ci stà aspettando.
Pronti via!!!.

Si parte alla volta di Viterbo.
Per la prima volta da quando vado in moto decido di fare da coda al serpentone e non sapete quanto è affascinante vedere dinanzi alla propria moto una scia, di almeno un chilometro, di favolosi scoordinati.
Dopo aver abbandonato la Cassia bis prendiamo la Cimina direzione Lago di Vico per poi svaligare nel viterbese. La strada è asciutta ed anche se ancora non è giunta la primavera il clima non è poi così freddo. Davanti a me le tre moto d’epoca ( amici del papà di Cesco) hanno un rombo incredibile e di tanto in tanto mi sorridono gli occhi nel vedere il papà di Cesco superarsi più volte con la nostra Alexcrazy.
Non mi stò annoiando , ma vado più lento del previsto, quindi dopo Ronciglione rallento per prendere spazio davanti a me e sgranchire i pistoni ad akira. Arrivati a Viterbo vedo Cesco avvicinarsi per ringraziarmi della collaborazione (non devi ringraziarmi, l’ho fatto con il cuore). Qui facciamo una sosta rifornimento, all’interno dell’Agip un ragazzo non appartenente al nostro gruppo (molto probabilmente solitario) è in panne con la sua nuovissima CBR, causa batteria morta (cazzo staccalo il cavo positivo se non prendi la moto per più di 15 gg). Cerchiamo di aiutarlo ma invano… 

Si riparte alla volta della trattoria. Siamo quasi arrivati. Piggiamino mi si avvicina e per darmi il cambio in coda ma ormai mancano dieci chilometri…sarà per un’altra volta…grazie infinite.
Dalla Cassia prendiamo per Tobia (una strada interna che collega Vetralla a Viterbo) da qui svoltiamo in una insospettabile viuzza, appena un chilometro dopo arriviamo alla meta. 
Nè un cartello, nè un’insegna, niente che possa far capire o almeno dare un piccolo indizio che lì c’è un posto dove si mangia da paura e si spende bene. In due parole un villino rustico con a mala pena 40 posti a sedere in un salone di casa, il tutto in una proprietà verdeggiante e silenziosa. Alle spalle della trattoria, all’interno di una vallata, una sorgente naturale forma due splendidi laghetti in bassorilievo dove delle ochette fanno “qua qua qua” e a volte anche “mu mu mu “. 
Per farla breve abbiamo mangiato benissimo, e le portate erano così generose da saziarci tutti, peccato per il tiramisù unica nota leggermente stonata . Pensate che per la prima volta ho lasciato anche la pasta. Durante il pranzo ci raggiungono anche il Presidente ed Elisabetta di ritorno dal loro viaggio “rilassante”. Si stà bene. Ci scambiamo le solite quattro cazzate che fanno star bene e in assoluta spensieratezza. Con mia gioia vedo anche che i nuovi ragazzi aggregati con Alex si trovano bene, speriamo di rivederli. 
Nel frattempo fuori comincia a piovigginare, e siccome ho quasi le slick, decido di salutare la compagnia e di tornare alla base con Smile75.