DEDICATO AI MIEI INSOSTITUIBILI COMPAGNI – by Did

Dedicato ai miei insostituibili compagni di viaggio, 
el Vecho, el Lindo ed el Cabballero. 
Ragazzi non avrei potuto desiderare altro, 
Grazie a voi avevo tutto!!!


Traghetto Grimaldi 8/1/08 ore 22.00

Ed al fin giungemmo!!! 
A dir poco duri, bizarri, difficili da accettare e carburare, i giorni che hanno preceduto questa, forse, inaspettata, partenza. 
Non sempre si è in grado di accettare che quello che si vede in tv, non è poi così distante da noi! Che esiste un tutto, e noi non siamo ne più ne meno che parte integrante di quel tutto! (ndr ) 
Non so, la grappa di brunello inebria la mia mente, ma amplifica le emozioni: lacrime, sconforto, gratitudine, contentezza, sensi di colpa, tutti mischiati in um pentolone, simile a quello della sangria che servono su questa piccola, vecchia e folcloristica nave. 
Eccoci, io Str e Gianni, seduti in un salone di un vettore, che ci porterà verso un’ avventura, nuova, fredda, motociclistica, e tanto, ma tanto ambita ed attesa. 
Siamo in compagnia di 7-8 elementi, provenienti da Sezze, simpatici, ubriachi, sinceri, motociclisti. Incontrati all’ imbarco, protagonisti di una serie di limitatori successivi a qualche litro di vinello rosso casereccio consumato sul molo…. reincontrati 2 ore fa in questo salone, protagonisti anche di un invito a cena in grande stile: vino, pecorino, pane, prosciutto, salame, grappa, tutti caserecci, tanto buoni ed offerti in tale abbondanza, da non avere avuto la necessità noi, di intaccare le nostre scorte di vivande commercialo made in carrefur! 
Anche loro al pinguinos, eterogenei, giovani ed anziani, rossi e neri, seguiti da una macchina porta vivande e bagagli, guidata da due pischelle… Una di loro, ha qualche cosa di estremamente eccitante, non so, ma mi attira nonostante un corpo non proprio attraente!!! Ha un non so che…. 
In questo istante str mi chiede alzandosi:” Aò ma che ce stà il mare grosso!?” Premettendo che il mare è una tavola, rara da solcare d’ inverno, gli rispondo:” No stè, sei te che stai ‘mbriaco!!”, e lui “Dici eh!?”. 
E se ne è andato barcollando e farneticando parole in italiano, terminanti in s, sentendosi ormai, dopo 4 ore di traghetto, uno spagnolo secolare!!! 
Non so, ora sono solo, sono contento alla fine di essere partito, sono felice di essere in compagnia di Gianni e Stefano, sono contento di aver subito incontrato altri fratelli motard, scocciati ed onesti…. Sono acciaccato nella mente e nel corpo, ma credo di aver fatto bene a partire… d’altronde questa non è ne più ne meno che la mia umile, strana, fantastica, invidiabile e semplice dimensione! 
Citazione finale coniata da un cinquantenne appartenente alla combriccola di Sezze:” Noi non teniamo ne tempo, ne soldi, ne paura!” Forse un po’ pompose ma belle parole, dette in un giusto momento! 
Gianni ci tiene che ricordi per iscritto che la croupier si chiama Alina ed è Rumena, a me non piace ma come si dice de gustibus…. 
Da una nave tanto stabile da non sembrare in navigazione, ricco di emozioni contrastanti, saluto, ringraziando i miei fino ad ora già fantastici e bellissimi compagni di viaggio. 
Con emozione Daniele.


ore 24.00

8 giorni…. me li devo vivere in ogni loro istante!!! 
Karaoke con str e gianni ‘mbriachi, e quando me ricapita!!! Grazie

9/1/08 campeggio “el masnou” barcellona ore 23.00

E certo no!? ” A Daniè, il diario del pinguinos lo scrivi te, che sei bravo….” E così eccomi qui, nel cesso del campeggio a scrivere, mentre loro a dormire in tenda!!! Scherzo, va benissimo così, mi piace scrivere, mi piace pensare di essere meritevole ai loro occhi di un simile incario, che io reputo molto importante. 
Il dito va meglio, ma scrivere risulta un po’ difficile. Per non riaprire la ferita, svolgendo comunque tutti i compiti necessari, serve molta attenzione ed un po’ di invettiva. La cosa più complessa è cercare di non sporcare la medicazione, e tra fango, picchetti, bauletti, grassi, sughi…. ma mi sto specializzando!! 
Barcellona, cielo nuvoloso, senza pioggia, clima gradevolissimo, ora ci saranno una decina di gradi, gente fantastica, città deliziosa! 
La notte in nave è trascorsa benissimo, mare calmo, cuccette comode. Solo credo di aver riportato danni celebrali permanenti a causa della mancanza di ossigeno. Gianni prima di addormentarci, ha chiuso l’unico bocchettone dell’ aria, così che siamo stati in 4, tutti con una bella fiata de pecorino, misto a vino e grappa, a respirare, ruttare ed altro, per 8 ore, insieme a 8 stivali, 8 calzini, praticamente dentro l’abitacolo de na panda!!! 
In 4 dicevo, il quarto, ragazzo di 30 anni, di Madrid, che vive in sardegna, dove ha la compagna, ed una bimba di 3 mesi. Capelli rasta solo nella parte posteriore, sopre e di lato, lisci e sconvolti; giocoliere, immediatamente battezzato da Gianni come “Bertrand”, e di seguito ache da me e str. Invece si chiama Antony, simpatico, cordiale, grande perchè si è adattato immediatamente a convivere con tre bestie maleodoranti…. Conosce, perchè hanno lavorato insieme la mia carissima amica Barbara, anche lei nel mondo della giocoleria, ma come acrobata. Fantastico cazzo, che piccolo, grande, affascinante mondo quello che ci ospita!!! 
Gianni non ci crede, ma quando torniamo a Roma io lo denuncio, per lesioni volontarie recate al mio cervello, provocate dalla mancanza di ossigeno! Stamattina nella panda c’ era un caldo e na puzza, che cupinoro in confronto sarebbe come dormire in una boccetta de channel numero5!! 
La combriccola di Sezze è partita subito dopo lo sbarco, alla volta di Saragozza, dove avevano l’ albergo prenotato… chissà se sono arrivati??? 
Stamattina erano tutti tumefatti, ma con la stessa voglia di vivere, divertirsi e bere, di ieri sera. Ieri sera… mentre io ero impegnato in una caratteristia e qualitativamente pessima, ma divertente esibizione canora, durata più di un’ ora hanno però sgravato! Ubriachi, hanno alzato la caciara, ed ad un certo punto, tra uno di loro ed il barista, si sono alzati i toni, causa una bottiglia che sapeva di tappo, e che non è stata cambiata, credo… Vittima dei fumi dell’ alcool, così, per screzio uno di loro ha preso sta bottiglia e l’ ha rovesciata so una poltrona!! Arrivano gli addetti alla sicurezza, che si portano via il protagonista del rovessciamento, gli prendono i documenti, e gli dicono che l’ indomani l’ avrebbero denunciato alle autorità portuali di Barcellona. Evento evitato grazie al provvidenziale intervento di Gianni, che promettendo di portare tutti subito a letto, ha evitato esiti disastrosi della vicenda! Bravo Già!!! 
Campeggio trovato subito, montato tenda, cucinato e mangiato buonissimi tortellini al ragù di carne e funghi, vino, grappa, dolce al limone regalataci da un barbuto ospite del campeggio. Perchè mentre cucinavo str e Gianni sono partiti alla ricerca di un improvvisato tavolo…. dopo un quarto d’ ora tornano senza tavolo e mi fanno:”A Daniè, il tavolo non l’ abbiamo trovato, ma in compenso abbiamo parlato 15 minuti con uno, senza capire una parola!!” Proprio il barbuto, che poco dopo, evidentemente felice della ricca conversazione intrattenuta, è venuto a cercarci per regalarci la torta al limone….Grazie….molto buona…. sparita nel solo tempo necessario alla sua masticazione!! 
Dopo cena via a piedi, in giro… dopo un km sosta in un pub irlandese……………………xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx……………………… 
Al ritorno dal pub, incontriamo Africa twin ferma, lui e lei, cicciottelli e capelloni, lui intento a fotografare i 150.000 km segnati sul contachilometri, con un fogliettino accanto che riportava data e luogo della foto , lei e cagnolino esile ed incazzato, bagagli enormi, argentini, in viaggio attorno al mondo! Partiti nel Febbraio 2002, diretti come ultima tappa in Giappone alla fabbrica della Honda! 
Per ora preferisco non commentare, nessuna mia parola può rendere onore alla loro avventura, ed alle emozioni che ho provato nel cuore vedendoli, ed ascoltando la loro storia. 
Concludo con una bella citazione rivolta a me e Gianni da str qualche ora fa:” Se quando ero pischello avessi avuto amici come voi, mi sarei divertito veramente, e non mi sarei trovato a 40 anni a desiderare di fare ste cose!” 
Vi voglio bene ragazzi, grazie, sto bene! 
Daniele

10/1/08 Tarazona, Hostel palacete de los arcedianos ore 22.30

Circa 400 km di cui i primi 100 sotto l’ acqua, ma comunque tutti con una temperatura decisamente gradevole!! 
In questo istante seduto, nella camera dell’ ostello, in mutande, a scrivere queste parole, accompagnato dal fumo di una sigaretta, e dal russare dei miei compagni di viaggio. 
Ostello al prezzo di un campeggio, abbiamo cucinato in camera tortiglioni al ragù buonissimi. Ostello perchè in questo ridente paesino della spagna centrale, tanto ricco di vita che le indicazioni stradali sono state chieste alle vacche, dicevo, in questo ridente paesino e nei dintorni per 100 km, non esistono campeggi aperti d’ inverno. 
Ostello anche perchè scelta intelligente: fuori piove a tratti e fa freddo, nebbia, str non sta fisicamente molto bene, forte tosse e mal di gola, ed occhi rossi che a lui mai in 4 anni ho visto. Giusta scelta, ci si scalda le ossa un po’ tutti, che male decisamente non ci fa! 
Un grazie di cuore alla bionda quarantenne indigena, che alla mia richiesta su dove fosse l’ ostello, è salita in macchina, e facendoci cenno di seguirla, ci ha portato fin qui, sorridendoci, chiedendoci se eravamo diretti al pinguinos, ed informandoci che anche suo marito ci va, e salutandoci con un sincero e amabile “Suerte”. Grazie dolce disponibile iberica! 
Oggi per strada abbiamo reincontrato Antony, il quarto della panda…. ma cazzo, quasi incredibile, ma in fondo come ha detto lui: “Facciamo tutti parte di un cerchio, ed incontrarsi non è poi così difficile”… Sarà, ma a me fa comunque effetto! 
L’ ostello è situato nell’ antico quartiere ebraico della ridente cittadina, e nonostante il prezzo popolare è bello e pulito. 
Sono appena sceso giù a controllare le moto, perchè suonava l’allarme della moto di str…. le abbiamo legate tutte tra di loro, in modo che muovendone una quella di str suona…. 
I miei compagni di viaggio mi piacciono, sono grandi, siamo diversi, ma dimostriamo di essere tutti tanto maturi, e rispettosi da convivere fantasticamente!! Grazie ragazzi. 
Io sto meglio… ogni tanto mi chiudo un po’ e mi incupisco, causa ancora postumi del passato prossimo…. Scusate ragazzi, ma ce la sto mettendo tutta per superare, solo che mi ci vuole un po’ di tempo… 
Il dito va meglio, anche se oggi con il freddo i punti tiravano e facevano male…. ma va bene così!!! 
Tra un coro di russate me ne vado a letto, che domani diventiamo pinguini cazzo!!!! Previste pioggia e neve…… vedremo…. 
Ciao

16/1/08 traghetto grimaldi ore 22.30

In questa avventura non sono stato un gran redattore… ho saltato diversi giorni di scrittura, e di cio mi dolgo! Me ne pento perchè raccontare emozioni quando ormai il tempo le ha fatte divenir ricordi è diverso, ed a mio parere molto meno istintivo, impetuoso, affascinante, incondizionato, che riportarle nel momento in cui vengon vissute! 
Ma questo è, e volendo andare a vedere il rovescio della medaglia, il non aver scritto non può che esser sinonimo di aver vissuto tutto talmente intensamente, da non aver avuto il tempo, e le condizioni di fermarmi un ora. E questa non è una Scusate, ma la realtà dei fatti (ndr ) 
Sono stati giorni intensi, giorni sicuramente irripetibili in molte loro sfumature, giorni indimenticabili, non per una ma per tre memorie. 
In questo momento i miei compagni di viaggio sono andati a dormire nella panda, lasciandomi in un salone, di una nave deserta, se non fosse per quei 15-20 camionisti, in gran parte napoletani, divisi nello schieramento dei teledipendenti, ed in quello dei giocatori d’ azzardo!!! 
Sorseggio un drink, in un bicchiere che vibra da paura, appoggiato su un tavolino, su cui sto scrivendo, che vibra da paura anch’ esso. E il mare, che in questo ritorno, non si può definire proprio tranquillo, ma che comunque mi permette di scrivere senza vomitare sul quaderno. 
Provo a cominciare a pescare tra i bellissimi ricordi di questi giorni appena trascorsi: 
mi vengono per primi in mente i soprannomi che ci siamo dati per onorare l’avventura… Stefano, el Vecho, il vecchio, causa la sua stanchezza serale, cronica, immancabile, che lo ha fatto andare a letto tutte le sere, o quasi, no,no tutte, alle 9.00. Anzi meglio ancora: quando si andava a dormire al chiuso, che magari si arrivava in un ostello alle 6.30, lui alle 6.40 era gia docciato, gia in mutandoni neri, gia nel letto, disposto ad alzarsi solo ed unicamente per mangiare, operazione dopo la quale tornava immediatamente a letto per farfugliare qualche parola italiana terminante in s, prima di mettersi a russare definitivamente. Dormire fino alle 7.00, ora in cui si alzava, ed in 10 minuti era pronto ad affrontare la giornata carico, insieme a due relitti assonnati, che avevano dormito si e no 4-5 ore con un paio di litri di vino ancora in panza. 
Gianni, el Lindo, il bello, appellativo che si è dato da solo, ma a cui nessuno si è osato opporre, perchè visto il trio effettivamente il bello risulta essere lui. Poi l’ importante è farcelo crede!!! e anche quello che con il gentil sesso risulta aver più successo, seguito a poca distanza dal Vecho ed a qualche miglio da me!! Bravo Già, oltre che bello! 
Ed in fine io, el Ciquigno, il piccolo, oppure el Chupito, lo sciottino, a seconda delle circostanze e di quanto ho bevuto. 
Mi sento stanco, continuo domani, ma voglio prima riportare una considerazione fatta qualche ora fa con Gianni:perchè sulle sigarette viene riportata la dicitura ” fumar puede matar” o similari, cosa che tutti sanno, e che riguarda solo ed unicamente la persona che fuma, e sulle lattine di cocacola e altri prodotti, non viene riportata la dicitura ” Acquistando questa lattina, una parte del ricavato finirà per sovvenzionare l’ acquisto di armi, sovvenzionare personalità politiche, governative o paragovernative, nei paesi del terzo mondo, al fine di agevolare la loro ascesa al potere, attraverso guerre, faide, lotte intestine, ascesa che poi garantirà la vendita di un numero incredibile di esemplari di questo stesso prodotto?” Multinazionali del Cacchio!!! 
Buona notte Daniele


17/1/08 traghetto Grimaldi ore 13.00

Ho dormito 12 ore, da mezzanotte a mezzogiorno, ne avevo bisogno, posso dire di esser tornato in paro con le energie, verso le quali sono stato decisamente debitore in questi giorni. 
Tra circa un paio d’ ore dovremmo sbarcare, non nego che ci sia un po’ di tristezza nel rendermi conto che questa avventusa sia finita, nello scrivere queste parole, nel capacitarmi che questa notte non dormirò con i miei compagni, sparando cazzate fino all’ addormentarmi, facendo a gara di rutti, scorregge, e tante altre cose divertenti, da maschietti un po infantili, ma vere, spontanee, oneste…. 
Siamo stati bene, ci siam sempre rispettati l’un l’altro, ognuno con i sui pregi e difetti, ognuno con maggiore o minore capacità di adattamento alle varie situazioni che ci siam trovati a vivere. Bravi ragazzi, sono fiero e felice di avervi avuti accanto, grandi grandi grandi. 
Proseguiamo con i ricordi……. 
Mi sovviene il nostro arrivo al raduno, dopo aver fatto circa 200 km di strada statale 122 sotto il diluvio ed un vento tale, di provenienza laterale rispetto al senso di marcia, da esserci voluto praticamente un giorno intero per superarli. Abbiamo rischiato tutti e tre almeno un paio di cadute a testa, perchè delle volte le raffiche erano più forti della nostra capacità di opporci. 200 km piegati costantemente a sinistra, provenendo il vento proprio da sinistra. Ed in un paio di occasioni questa operazione non era sufficiente, perchè tanto si era piegati, su strada allagata, che la ruota anteriore perdeva di aderenza. Così per evitare di cadere ci si raddrizzava, ma il vento ci portava fuori strada. 200 km duri, ma affrontati con il sorriso da tutti e tre, e questo sorriso misto ad un po di coraggio, ci ha premiati, e siamo giuti al raduno sani, salvi, felici, pieni di adrenalina, fieri, stanchi. 
Vado a fumarmi una sigaretta sul ponte scoperto, o come dice un camionista conosciuto 10 minuti fa, “vado a damme na disinfettata”. 
Eccomi….ricordo l’ emozione nell’ arrivare alla pineta dove era l’area de acampada, la scelta del posto dove montare la tenda, ed il nostro bell’ abbraccio a tre all’ urlo”Pinguiniiiiiii”. 
Ricordo la ricerca della legna, il fuoco acceso attorno al quale bivaccavamonoi ed un altra decina di pinguini, che il fato ci ha regalato come vicini di tenda, e con i quali inevitabilmente abbiamo fatto gruppo e viisuto con loro un raduno nel raduno. Tra questi Mario, ragazzo di Madrid umile, dolce e spontaneo. Poi “Fregna”, ed il suo amico ingnese, ma entrambi abitanti a Madrid. Fregna perchè appena conosciuto, ci ha chiesto come da noi in italia chiamiamo, appunto, na fregna, e da quel momento in poi, per tutta la durata del raduno, ogni volta che ci si incontrava con lui, ad ogni foto scattata, ad ogni pischella che passava vicino a noi, si alzava un coro, urlato a squarciagola: “FREGNAAAAAAA”. 
Ricordo poi “Nun faccio niente”, cinquantenne di Barcellona, che in tre giorni non ha alzato un dito, e qualunque cosa ci fosse da fare per la comunità, la comandava al suo simpatico, disponibile, e ormai abituato genero. Ricordo il gruppo di ragazzi di origine rumena, che ci hanno regalato la loro grappa, il cui modo migliore per utilizzarla era di accenderci il fuoco, meglio del petrolio!!! Ricordo con emozione tutte le altre centinaia di persone incontrate in questi giorni, e non menzionate. 
Ricordo la sfilata delle banda iere, dal raduno alla citta di Valladolid, fino alla piazza centrale, 40.000 moto. Siamo partiti a metà del gruppo, ad un certo punto ci siamo fermati per far raffreddare 3 olii motore arrivati a temperature di fusione nucleare, rimanendo fermi forse 20-25 minuti, e ripartendo ancora all’interno del serpentone!!!Incredibile!!! Si è arrivati fino alla piazza principale di Valladolid, di forma ellittica, grande tipo piazza S.Pietro a Roma. TUTTA piena di moto, anche nelle vie immediatamente adiacenti. Situazione di grande effetto, come da brivido era la emozione che provocavano gli abitanti della città, riversatisi tutti sulle strade e nei balconi, per fare festa, sorriderci, mandarci baci, sfiorarci, allungare le mani per darci il 5, farci il saluto del motociclista. Bimbi, vecchi, donne, uomini incravattati, tutti per noi, e tutti con il sorriso sulle labbra. Bravi !!! 
Ricordo, ancora sorridendo, i tentativi di farsi capire di Gianni, il quale più non lo capivano, più si impegnava, piu parlava in romanaccio, guardando il suo interlocutore con una faccia come dire:” Embè, che non me capisci manco così!?!” Te voyo bene già. 
Ricordo la notte passata a bere e ballare nei capannoni del raduno. 
Ricordo la notte, durante il ritorno, passata in un ostello, in mezzo al deserto, tra Valladolid e Soria, ostello gestito da un tipo che possedeva un monster, un mv ed un 916. Quella notte ha nevicato. 
Ricordo tutte le risate sincere. 
Ricordo con una lacrima che solca il viso, la mancata partecipazione nostra, per colpa di nessuno, ma comunque mancata partecipazione alla sfilata delle torce. 
Ricordo tante altre cose che non vorrei mai dimenticare! 
Abbiamo deciso gia da qualche giorno, che prima di tornare a casa, ci fermeremo a Cerveteri, per lasciare un present al nostro Cabballero, che ci ha accompagnato in ogni istante in questa avventura. Ci hai accompagnato Cavaliè, non solo nel cuore e nella mente, ma anche fisicamente, perchè ognuno di noi indossava qualcosa che ti apparteneva, che oltre a scaldarci il cuore, ci ha scaldato anche il corpo. Eri con noi Da! 
Siamo stati subito d’accordo a fare questa cosa, come siamo stati subito d’accordo in ogni decisione presa! 
Non sapevo se in fine avrei potuto scriver di esser stato, in fine, contento……Beh, ora posso dire di esser stato felice di aver deciso di partire. E molto lo devo a voi, vecchi, belli, grandiosi compagni di viaggio. 
Grazie a chiunque abbia condiviso, anche solo qualche istante, con me, tutto ciò. 
Valladoddid

By DID 748